L’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea della Provincia di Rimini, con il patrocinio del Comune di Rimini e in collaborazione con Musei Comunali di Rimini, organizza per venerdì 27 Luglio 2018 alle ore 18 nel Cortile del Lapidarium del Museo della Città un incontro con Lidia Maggioli autrice del libro Sognando il cavalluccio marino  (Panozzo Editore 2018).
L’Autrice dialoga con Laura Fontana, Responsabile Attività educazione alla memoria Comune di Rimini e Responsabile per l’Italia del Mémorial de la Shoah di Parigi, e Alberto Malfitano, Direttore dell’Istituto riminese.

A OTTANT’ANNI DALLA LEGGI RAZZIALI UNA STORIA DI ESCLUSIONE
Liberamente ispirata a vicende reali accadute in Italia durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, la narrazione si sviluppa su due binari temporali: il presente della vacanza – fatta di nuotate, gare di abilità e incontri emozionanti – e il passato che riaffiora in forma sempre più puntuale attraverso il racconto di uno dei protagonisti. Siamo nel 2016 e i gemelli undicenni Paolo e Danila Lombardo partono per il mare con il nonno Elia Minerbi. La convivenza è l’occasione per far rivivere l’infanzia del congiunto che, assieme alla dittatura, ha conosciuto sulla propria pelle anche l’arbitrio e la violenza dell’antisemitismo quando, settantatré anni prima, il piccolo Elia e la madre Regina erano stati cacciati per ragioni “di razza” dallo stesso centro balneare in cui si svolge il racconto. Il 20 giugno 2018 il libro ha vinto il secondo premio del Concorso internazionale “Speciale infanzia 2018” di Roma.

Lidia Maggioli è stata insegnante di storia e filosofia e dirigente scolastico. Ora si dedica alla ricerca storica e alla narrativa. E’ autrice dei romanzi Vincenzo, Malick e la lunga marcia di Evelina (2009), Il salto della rondine con il nome di Lidia Mali (2010), e L’albero delle arance amare (2015). Ha curato l’autobiografia di Cesare Moisè Finzi dal titolo Qualcuno si è salvato, ma niente è stato più come prima (2006). E’ coautrice di Spiagge di lusso, antisemitismo e razzismo in camicia nera nel territorio riminese (2016 e 2017) nonché dei saggi storici Con foglio di via, storie di internamento in Alta Valmarecchia, 1940-1944 (2009) e Il ponte sette luci, Biografia di Giuseppe Levi Cavaglione (2012).