Si è spento oggi a Imola, dove viveva, Renato Zangheri, politico e storico,
dirigente del Pci e sindaco di Bologna dal 1970 al 1983.
Nato a Rimini l’8 aprile 1925, si laureò in filosofia all’Università di
Bologna nel 1947, dove dagli anni Sessanta divenne professore ordinario di
Storia economica approfondendo, in maniera particolare, la storia dell’economia
dell’Emilia-Romagna.
Nel 1944 s’iscrisse al Partito comunista italiano e nel 1960, dopo il IX
congresso, entrò a far parte del comitato centrale e della segreteria della
Federazione bolognese come responsabile della commissione culturale.
A Bologna Renato Zangheri ricoprì la carica di primo cittadino dal 1970 al
1983, dove seppe tenere unita la città durante i tragici avvenimenti degli anni
di piombo: l’attentato al treno “Italicus” del 4 agosto 1974, l’uccisione di
Francesco Lorusso l’11 marzo 1977 e i fatti seguenti, la strage del 2 agosto
1980 alla stazione ferroviaria.
Lasciata la carica di sindaco nel 1983, venne eletto deputato, capogruppo del
Partito comunista in parlamento, fino al 1987. In seguito aderirà al Partito
Democratico della Sinistra e ai Democratici di Sinistra.
Dal 1991 tornò all’insegnamento universitario, ricoprendo fra 1991 e 1994 la
carica di rettore dell’Università di San Marino.
Fino agli ultimi anni della sua vita Renato ha continuato a dedicarsi ai suoi
studi e a seguire l’attività politica, con la cultura, la preparazione e il
rigore che lo contraddistinguevano.
I funerali si svolgeranno domani in forma strettamente privata. La camera
ardente sarà allestita domani dalle 12 alle 17 in sala Rossa a Palazzo
d’Accursio, la residenza comunale bolognese.