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Per Liliano Faenza. I libri, la vita, l’opera di un intellettuale in provincia

Oriana Maroni (a cura di)
Rimini, Guaraldi, 2010. Pagine: 374. Prezzo: 20 Euro


In breve: A due anni dalla scomparsa di Liliano Faenza, l’Istituto storico della Resistenza e della storia contemporanea di Rimini ha deciso di rendergli omaggio pubblicando due saggi inediti unitamente alle testimonianze di amici e studiosi. Un saggio è dedicato alle intraprese editoriali dei turbolenti anni della Ricostruzione e reca l’introduzione di Sergio Zavoli, testimone dall’interno, che lo ricorda, fra l’altro, quale «autorevole certificatore» degli esperimenti dei giovani intellettuali riminese, che con entusiasmo accolsero la sfida di progettare una nuova città. L’altro saggio è dedicato al dialetto riminese, la “lingua delle origini”, che riprende e approfondisce un tema che scorre in tutta la sua opera letteraria e saggistica. Lo argomenta Miro Gori nella sua introduzione al saggio. Seguono le riflessioni di amici e studiosi (Pietro Caruso, Piero Meldini, Antonio Montanari, Stefano Pivato), che insieme ne hanno scritto la biografia intellettuale. I ricordi privati dei nipoti Andrea e Francesca Faenza ripercorrono capitoli “nascosti” ma centrali della sua vita. Infine il catalogo dei suoi libri, quelli che scrisse e quelli che lesse, testimoni dei suoi passaggi interiori e compagni fedeli dell’intera esistenza.
Parlare di Liliano Faenza comporta un rinvio costante a Rimini, che fu il centro della sua vita e dei suoi studi. Il Nostro fu dunque un «intellettuale di provincia», per parafrasare l’illustre e da lui amato letterato cesenate Renato Serra, ma non per questo un «intellettuale provinciale». I saggi che si pubblicano, gli scritti, le relazioni intellettuali e politiche (di cui alcune ricordate nelle lettere riprodotte), i suoi libri lo testimoniano, con la stessa efficacia con cui gli studiosi citati lo argomentano.