L’Istituto storico offre un piano di attività didattiche in presenza ma convertibili anche per una fruizione a distanza per le scuole di ogni ordine e grado per sviluppare competenze storiche e di cittadinanza.
Le proposte presenti nel Piano di offerta formativa 2024-‘25 possono prevedere il pagamento di un contributo per la loro realizzazione, fatte salve specifiche convenzioni in essere.
Per ogni genere d’informazione e richiesta si prega di contattare la segreteria dell’Istituto: tel. 0541 24730, e-mail istitutostoricorimini@gmail.com
Affrontare tematiche complesse legate allo studio del ‘900 e della contemporaneità con empatia e rigore scientifico.
di Lidia Gualtiero
Presentazione: Per affrontare con studenti e studentesse “questioni sensibili” come quelle della shoah, della guerra o del razzismo in modo non rituale, occorre una pedagogia che cerchi di penetrare e di interrogare le coscienze così come sono necessarie modalità di approccio diverse in grado di conciliare empatia e rigore scientifico.
Si propone pertanto un percorso che, individuata la tematica, partirà da un approccio autobiografico (gli studenti e le studentesse saranno cioè stimolati/e a riannodare i fili della propria infanzia, a riviverne alcune emozioni) per “entrare” poi nelle storie di vita, nelle testimonianze di chi certi traumi ha vissuto in prima persona.
L’obiettivo sarà quello di stimolare curiosità, far nascere domande e spingere all’approfondimento storico degli argomenti che verranno trattati.
A chi è rivolto: biennio e triennio del Liceo delle scienze umane.
Programma incontri
2 -3 incontri di 120’ ciascuno da svolgere in classe in cui verranno utilizzate fonti letterarie e iconografiche, documenti d’archivio, testimonianze scritte e materiale multimediale.
Ecco chi sono o mestiere di storico. La storia della mia vita ricostruita da me
di Francesca Panozzo
Presentazione: Spesso la storia annoia e non è facile avvicinarcisi, ma a volte basta la chiave giusta e si apre un mondo affascinante. Quella chiave è la storia di ognuno di noi. Ricostruire la storia della propria vita utilizzando gli strumenti degli storici – documenti, testimonianze e fonti indirette – sarà divertente e aiuterà i bambini a prendere confidenza con la Storia. Alla fine del laboratorio ogni alunno avrà scritto il libro della sua storia.
A chi è rivolto: 2^- 3^- 4^ elementare
Programma incontri
4 incontri; durata: 2 h ciascuno; tipologia: laboratorio manuale
Piazza tre martiri: luogo di memoria, porta del tempo
di Lidia Gualtiero
Presentazione: Quest’attività laboratoriale avrà come cardine un luogo emblematico della città di Rimini, Piazza Tre Martiri, già piazza Giulio Cesare, vera propria “porta del tempo” per l’intreccio tra storia romana, fascismo, Seconda guerra mondiale e Resistenza.
Partendo dalla storia locale affrontata attraverso lo studio delle fonti, studenti e studentesse verranno guidati a mettere in relazione i contenuti appresi da un lato con il più generale contesto italiano, europeo e mondiale della prima metà del’900, dall’altro con tematiche legate alla storia più attuale.
A chi è rivolto: prevalentemente alle classi terze della scuola secondaria di I grado
Il percorso sarà propedeutico all’utilizzo del quaderno didattico I LUOGHI DELLA MEMORIA LA MEMORIA DEI LUOGHI. Piazza Tre Martiri: un luogo della città ricco di segni del passato reperibile presso l’Istituto. Si tratta di uno strumento operativo che presenta al suo interno attività e “attrezzi” di lavoro indispensabili per un’esperienza di apprendimento significativa legata alla ricerca e all’uso delle fonti.
Programma incontri
1° incontro: durata: 2h; il lavoro partirà da un approccio autobiografico (gli studenti e le studentesse saranno cioè stimolati a indagare sul loro rapporto con i luoghi della propria vita)
2° incontro: durata 2h; lavorare sulle fonti per scoprire luoghi e monumenti significativi della città
3° incontro: uscita didattica in città per scoprire tracce e segni del passato anche attraverso l’attività ludica
“Entartete Kunst”: l’Arte Degenerata e l’Espressionismo cinematografico: “sovversivi”rispetto ai canoni della tradizione e della “nuova arte” di regime ma simboli di libertà.
di Roberta Piovaccari
Presentazione: Spesso la storia annoia e non è facile avvicinarcisi, ma a volte basta la chiave giusta e si apre un mondo affascinante. Quella chiave è la storia di ognuno di noi. Ricostruire la storia della propria vita utilizzando gli strumenti degli storici – documenti, testimonianze e fonti indirette – sarà divertente e aiuterà i bambini a prendere confidenza con la Storia. Alla fine del laboratorio ogni alunno avrà scritto il libro della sua storia.
A chi è rivolto: 2^- 3^- 4^ elementare
Programma incontri
4 incontri; durata: 2 h ciascuno; tipologia: laboratorio manuale
Dalla seduzione dei cervelli al campo di concentramento. I due volti del nazismo.
di Francesca Panozzo
Presentazione: Due sono i principali strumenti che il nazismo utilizza per conquistare e mantenere il potere: la propaganda e il lager. Questi strumenti accompagnano la dittatura per tutta la sua durata e hanno la capacità di evolvere e mutare con il variare delle esigenze del nazismo stesso.
A chi è rivolto: 5^ classe scuola secondaria di II grado
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
2° incontro: durata: 2 h; tipologia: laboratorio sulle fonti
3°incontro: durata: 2 h (viaggio escluso); tipologia: uscita didattica all’ex campo di Fossoli
Attività didattica anche per il Calendario civile: 27 gennaio (Giorno della Memoria) e curriculum di cittadinanza
Il mito scolastico della Marcia su Roma
di Alberto Gagliardo
Presentazione: La Marcia su Roma (28.10.1922) rappresentò il punto di arrivo di un processo avviatosi nel 1919 e contemporaneamente quello di partenza di un altro che avrà termine nel 1945.
A cento anni da quell’evento, il laboratorio propone un doppio percorso in cui, da una parte, si ricostruiscono le vicende che portarono alla presa del potere da parte del fascismo, dall’altra a come questo avvenimento fu narrato nelle scuole e utilizzato per una precisa finalità pedagogica di costruzione del consenso.
Durata: 1 incontro di 2 ore
A chi è rivolto: 3 media; 5 superiore
Attività con utilizzo di: slides (pc, videoproiettore)
Attività didattica anche per il Calendario civile: 25 aprile
La scuola in camicia nera: la costruzione del consenso negli anni Trenta
di Alberto Gagliardo
Presentazione: Se gli anni Venti videro l’affermarsi del fascismo grazie all’uso della violenza, negli anni Trenta il regime si consolidò anche attraverso una capillare costruzione del consenso, in cui la scuola rivestì un ruolo centrale.
Durata: 1 incontro di 2 ore
A chi è rivolto: 3 media; 5 superiore
Attività con utilizzo di: slides (pc, videoproiettore)
Attività didattica anche per il Calendario civile: 25 aprile
-
- Piero Martinetti, un filosofo testimone di libertà. Gli intellettuali nel ventennio fascista.
di Antonio Mazzoni e Lanfranco Maggioli
Presentazione: Martinetti fu l’unico docente universitario di filosofia che nel 1931 si rifiutò di giurare fedeltà al regime fascista: “non posso prestare quello che oggi mi si chiede, perché esso vincolerebbe e lederebbe la mia coscienza”. Ciò gli costò la sospensione dall’insegnamento di filosofia teoretica all’Università di Milano. Continuò a ispirare la Rivista di filosofia che intendeva essere “una voce libera”, espressione di un pensiero “disinteressato e indipendente”. In tal modo divenne un punto di riferimento intellettuale e morale di giovani critici e oppositori del fascismo, tra cui L. Geymonat, N. Bobbio, A. Banfi, A. Del Noce, E. Carando e E. Colorni (questi ultimi due furono uccisi come partigiani tra il 1944 e il 1945).
Durata: 1 incontro di 2 ore
A chi è rivolto: 4 e 5 superiore
Attività: presentazione del volume
Attività didattica per il curriculum di Educazione alla Cittadinanza e Costituzione
***********************
-
- Rimini in guerra. Storia di fascismo, bombardamenti, Resistenza
di Francesca Panozzo
Presentazione: Se sappiamo “ascoltarle”, le nostre città ci raccontano la loro storia. Lo fanno attraverso i nomi che hanno attribuito alle loro strade, alle targhe che fanno mostra di sé sulle facciate dei palazzi, ai monumenti che punteggiano le piazze, alle “ferite che ancora si portano dentro. Per poter cogliere i segni, bisogna camminare a volte con il naso all’insù, altre volte guardando per terra; fare attenzione alla pavimentazione che cambia e persino a dove sono posizionate piante o panchine. Così Rimini ci racconterà di fascismo, bombardamenti e Resistenza.
A chi è rivolto: 5^ elementare; 3^ classe scuola secondaria di I grado; 5^ classe scuola secondaria di II grado
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
2° incontro: durata: 2 h; tipologia: laboratorio sulle fonti
3° incontro: durata: 2 h; tipologia: uscita didattica sui luoghi della storia del Novecento a Rimini
Attività didattica anche per il Calendario civile: 21 settembre (Liberazione città di Rimini)/25 aprile (Festa della Liberazione)
***********************
-
- Altre Resistenze: la Brigata Maiella dall’Abruzzo a Bologna, passando per la Romagna
di Alberto Gagliardo
Presentazione: Ripercorrere la storia della Brigata Maiella permette di gettare uno sguardo verso altre forme del fenomeno resistenziale e restituirlo ad una immagine di maggiore complessità, articolazione, ricchezza e pluralità.
A chi è rivolto: 3 media; 5 superiore
1° incontro: durata:1h; tipologia: lezione frontale con slides;
2° incontro: durata: 1h; tipologia: lettura di fonti audiovisive.
3°incontro: La proposta può essere completata da un’uscita didattica al Museo della battaglia del Senio ad Alfonsine.
Attività didattica anche per il Calendario civile: 25 aprile
***********************
-
- La Brigata ebraica: dalla Palestina al fronte romagnolo
Di Alberto Gagliardo
Presentazione: Il 10 aprile 1945 i tedeschi a difesa della Linea Gotica “romagnola” si arrendono ai soldati della Brigata ebraica: è un grande evento simbolico e militare.
A chi è rivolto: 3 media; 5 superiore
1° incontro: durata:1h; tipologia: lezione frontale con slides;
2° incontro: durata: 1h; tipologia: lettura di fonti audiovisive.
3°incontro: La proposta può essere completata da un’uscita didattica al Museo della battaglia del Senio ad Alfonsine.
Attività didattica anche per il Calendario civile: 27 gennaio e 25 aprile
***********************
-
- L’Aliyah Bet in Italia: la strada per Israele
di Alberto Gagliardo
Presentazione: La Brigata ebraica, ben oltre la fine della guerra, assiste gli ebrei scampati allo sterminio e la loro immigrazione (clandestina) verso la Palestina per realizzare la nascita dello Stato di Israele.
A chi è rivolto: 3 media; 5 superiore
1° incontro: durata:1h; tipologia: lezione frontale con slides;
2° incontro: durata: 1h; tipologia: lettura di fonti audiovisive.
3°incontro: ///
Attività didattica anche per il Calendario civile: 27 gennaio
***********************
-
- “Wenn ihr wollt, ist es kein Märchen”… Districarsi nella complessità della storia del Medio Oriente
di Francesca Panozzo
Presentazione: Sono pochi i capitoli di storia che hanno la capacità di colpire l’opinione pubblica e portala a dividersi in due opposte tifoserie così come riesce a fare la storia della nascita dello Stato di Israele e i suoi rapporti con il popolo palestinese. Si tratta di una storia complessa che cercheremo di districare un pezzo alla volta.
A chi è rivolto: 5^ classe scuola secondaria di II grado
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
Attività didattica anche per il curriculum di educazione civica e alla cittadinanza (art. 3 L92/2019 e Agenda 2030
***********************
-
- Dallo scudetto ad Auschwitz. La persecuzione antiebraica in Italia attraverso la storia di Arpad Weisz
di Francesca Panozzo in collaborazione con MEB – Museo Ebraico di Bologna
Presentazione: Prima di essere l’assassinio degli ebrei d’Europa, la Shoah è un cambio di sguardo.
Quando arriva a Bologna nel 1935 Arpad Weisz è un giovane allenatore ungherese; ha dimostrato di essere un vincente ed è questa l’unica cosa che conta, il fatto che sia ebreo non ha nessuna importanza. Ma nell’autunno 1938 l’antisemitismo è diventato norma dello Stato italiano e lo sguardo dei cittadini è cambiato: Arpad Weisz non è più semplicemente un bravo allenatore e, nonostante due scudetti e una coppa Expo vinti, è prima di tutto un ebreo e per di più straniero e come tale deve lasciare il Regno d’Italia.
Attraverso la storia di uno dei più giovani e vincenti allenatori di calcio del Novecento, ripercorriamo le tappe della persecuzione anti-ebraica in Italia tra gli anni Trenta e Quaranta, da quella dei diritti a quella delle vite.
A chi è rivolto: tutte le classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
2° incontro: durata: 2 h; tipologia: laboratorio sulle fonti
3°incontro: durata: 2 h (viaggio escluso); tipologia: uscita didattica all’ex campo di Fossoli
Attività didattica anche per il calendario civile (27 gennaio) e curriculum di educazione civica e alla cittadinanza (art. 3 L92/2019 e Agenda 2030)
***********************
-
- Di razza ebraica. La persecuzione degli ebrei italiani.
di Francesca Panozzo
Presentazione: A partire dall’autunno 1938, la dicitura “razza ebraica” identificò una parte della popolazione italiana. A questa definizione seguirono poi azioni persecutorie che colpirono gli ebrei su più fronti: nell’attività lavorativa, nelle relazioni sociali, nella capacità giuridica fino a perseguirli nel diritto alla vita stessa.
A chi è rivolto: 5^ elementare; 3^ classe scuola secondaria di I grado; 5^ classe scuola secondaria di II grado
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
2° incontro: durata: 2 h; tipologia: incontro con l’autore: Lidia Maggioli autrice di Sognando il cavalluccio Marino
3°incontro: durata: 2 h (viaggio escluso); tipologia: uscita didattica al Museo ebraico di Bologna
Attività didattica anche per il Calendario civile: 27 gennaio (Giorno della Memoria) e e curriculum di cittadinanza
***********************
Testimonianza/Famiglia Gutman Hirth Spindler
-
- Dal banco di scuola alla deportazione, dalla sopravvivenza alla speranza.
di Francesca Panozzo e Henry Gutman
Presentazione: Jan Gutman ha sedici anni e fa parte di una famiglia benestante della piccola borghesia polacca, a Lodz. Helena Hirth Spindler ha quindici anni e fa parte di una famiglia povera di commercianti ambulanti della comunità di Oswiecim.
Il 1 settembre 1939 Jan e Helena perdono in un istante i diritti di ogni cittadino polacco. In tempi strettissimi, nelle settimane seguenti, vengono deportati con le loro famiglie nel Ghetto di Sosnowiec e da studenti, dal banco di scuola, diventano testimoni, sulla via per la sopravvivenza, di una violenza cieca, dove le fucilazioni sulla strada e l’assassinio di massa dei pogrom traducono l’abbandono dei cittadini non ebrei rispetto alla società di cui facevano parte.
La costrizione – nei ghetti prima, e nei campi di lavoro e sterminio dopo – a vivere in spazi limitati, affollati, insani, privati di ogni forma di educazione scolastica e del calore delle loro famiglie – si accompagna all’obbligo di cercare assiduamente cibo e acqua, nel tentativo di sfuggire alla morte.
Sei anni dopo tutto cessa quando Jan e Helena, con migliaia di altri superstiti, vengono liberati dai rispettivi campi di concentramento dagli alleati e si scoprono orfani, in cerca di vita e dell’opportunità di rientrare nella vita di una società.
Un vuoto temporale segna il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta, abitando un trauma dal quale è difficile uscirne.
La confusione su cosa fare e dove andare e la constatazione che nessun parente – ad eccezione di un fratello di Jan e di una sorella di Helena, – è sopravvissuto, suscitano il desiderio in loro, che s’incontrano in un Displaced Persons Camp (campo profughi) nel 1946, di ricostruirsi insieme una nuova vita e creare una nuova vita per i figli che giungeranno.
Jan si diplomerà dal liceo solo nel ’49 frequentando le scuole serali, per poi seguire tra il ’56 e il ’58 una scuola vocazionale e diventare meccanico. In seguito non conseguirà la laurea in Economia e Commercio, facoltà iniziata nel ’64 all’Università di Varsavia e quasi conclusa, perché una nuova ondata di antisemitismo lo porterà a lasciare forzatamente e da apolide, la Polonia, ancora una volta.
Henry Gutman è figlio di Jan e Helena e racconta la testimonianza raccolta, ricostruita e custodita della famiglia Hirth Spindler, dove la sopravvivenza conduce a una forma di speranza, ripercorrendo con Francesca Panozzo, referente per la sezione didattica del Museo Ebraico di Bologna, le tappe della persecuzione antiebraica in Italia tra gli anni Trenta e Quaranta, da quella dei diritti a quella delle vite.
A chi è rivolto: tutte le classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Quanto dura: un incontro da 120′
Quanto costa: € 50.00 all’ora per l’inquadramento storico/Henry Gutman presta la sua testimonianza in forma gratuita.
Scheda tecnica: uso di una LIM , o un proiettore con schermo. A seconda della grandezza dello spazio e del numero di studenti, uso di un microfono per la voce.
*********************
-
- A pochi passi da noi. La persecuzione antiebraica a livello locale
di Francesca Panozzo
Presentazione: Mario Castelbolognesi era un giovane medico modenese. Nel 1907 si trasferì a Rimini e qui esercitò con passione e generosità la sua professione. Abitava, con sua moglie Anna, al 27 di via Gambalunga, indirizzo che oggi corrisponde alla Biblioteca Gambalunga e quindi alla sede dell’Istituto Storico, ma che allora si trovava più verso il mare, in ogni caso a pochi passi da noi. Perché ci interessa la sua storia? Perché seppur ben voluto e integrato in città, nel 1938, poiché nato ebreo, gli fu impedito di professare la medicina e fu costretto a nascondersi per non venire deportato. Attraverso la sua storia ripercorriamo le tappe della persecuzione anti-ebraica in Italia, e a Rimini, tra gli anni Trenta e Quaranta.
A chi è rivolto: 3^ classe scuola secondaria di I grado e tutte le classi delle scuole secondarie di secondo grado.
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
2° incontro: durata: 2 h; tipologia: laboratorio sulle fonti
3°incontro: durata: 2 h; tipologia: uscita didattica sulle tracce ebraiche di Rimini
Attività didattica anche per il Calendario civile e curriculum di cittadinanza
***********************
-
- sheMAnonèungioco: le leggi “razziali” raccontate con un boardgame
di Alberto Gagliardo
Presentazione: Costruita sul modello del tradizionale Gioco dell’oca, incrociato con alcune caratteristiche del Monopoli e dei giochi di ruolo, l’attività prevede il compimento di un percorso che segue le vicende degli ebrei italiani dall’estate 1938 al 25 aprile 1945. L’avanzamento dei partecipanti lungo le 50 caselle è governato dalla sorte, ma sono previsti anche alcuni margini di intervento/resistenza dei partecipanti e c’è spazio per forme di solidarietà.
Durata: 1 incontro di 2 o 3 ore
A chi è rivolto: dalle classi terze della scuola secondaria di I grado e triennio della secondaria di II grado
Attività con utilizzo di: piano di “gioco”, dado, pedine, carte-azione
Attività didattica per il Calendario civile: 27 gennaio
***********************
-
- Senza salutare nessuno. Storia e storie della Frontiera adriatica
di Francesca Panozzo
Presentazione: La storia della violenza comunemente nota come foibe, che in due ondate, nell’autunno del 1943 e nella primavera del 1945, colpì il confine orientale è una storia complessa. Molte sono le domande che la riguardano: cosa sono le foibe? Perché il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo? Foibe ed esodo sono fenomeni collegati?… Attraverso documenti e testimonianze, cercheremo di ricostruire la storia di quei luoghi, dipanandone la complessità.
A chi è rivolto: 5^ classe scuola secondaria di II grado
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
2° incontro: durata: 2 h; tipologia: laboratorio sulle fonti
3°incontro: durata: 3/4 gg; tipologia: uscita didattica a Trieste
Attività didattica anche per il Calendario civile (10 febbraio) e curriculum di educazione civica e di cittadinanza (art. 3 L92/2019 e Agenda 2030)
***********************
-
- Giuliana e le altre. Storie di donne nella Shoah
di Francesca Panozzo e Patrizia Di Luca
Presentazione: «Penso che […] la lettura del Lager fatta da una donna è completamente diversa, nello spirito, da quella fatta da un uomo. Sono convinta che le donne abbiano vissuto questa esperienza in maniera più sfaccettata e in un certo senso più ricca»*. Così Giuliana Tedeschi ripensa alla sua esperienza nei Lager nazisti e ci dà lo spunto per riflettere su cosa voglia dire essere donna ad Auschwitz o a Ravensbrück, senza per questo perdere di vista il fatto che uomini e donne ebrei sono stati assassinati nella Shoah non per la loro diversità di genere, ma per il loro essere nati ebrei.
Dopo una introduzione e contestualizzazione storica, verranno presentate una serie di storie individuali con lo scopo di rendere questa parte di storia meno estranea ai ragazzi e alle ragazze, di definire meglio e arricchire il quadro generale.
*Daniela Padovan, Come una rana d’inverno. Conversazioni con tre donne sopravvissute ad Auschwitz, Bompiani, 2004.
A chi è rivolto: 3^ classe scuola secondaria di I grado e tutte le classi delle scuole secondarie di secondo grado.
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
2° incontro: durata: 2 h; tipologia: laboratorio sulle testimonianze
3°incontro: durata: 2 h (viaggio escluso); tipologia: uscita didattica all’ex campo di Fossoli
Attività didattica anche per il calendario civile (27 gennaio) e curriculum di educazione civica e alla cittadinanza (art. 3 L92/2019 e Agenda 2030)
***********************
-
- Come una rana d’inverno. Uno sguardo sulla deportazione femminile
di Elisa Gardini
Presentazione: Pur accomunando uomini e donne nello stesso destino, la deportazione femminile ha comportato alcune problematiche specificatamente di genere: la separazione dagli affetti, il rapporto col proprio corpo, in alcuni casi la maternità.
A chi è rivolto: triennio scuola secondaria di II grado
Programma incontri
1° incontro: 2h; lezione frontale con approfondimento di alcune vicende personali esemplificative
2° incontro: 2h30; incontro laboratoriale con analisi di testimonianze e testi narrativi
Attività didattica anche per il Calendario civile: 27 gennaio (Giorno della Memoria); 8 marzo (Festa della donna)
Parole chiave di Cittadinanza: diritti, libertà
***********************
-
- Il mondo femminile nel regime fascista
di Lidia Gualtiero
Presentazione: Mantenendo un sguardo sull’attualità, il percorso si prefigge lo scopo di stimolare interessi e offrire spunti atti a comprendere i meccanismi che hanno caratterizzato il rapporto fra il regime fascista e le donne.
A chi è rivolto: 4^ – 5^ classe scuola secondaria di II grado
Programma incontri
1° incontro: durata: 2h; tipologia: lezione frontale-partecipata; argomento: introduzione storica con particolare riferimento al tema dei diritti
2° incontro: durata: 2h; tipologia: lavoro sulle fonti anche in base alle eventuali curiosità emerse
3° incontro: uscita all’Archivio diaristico di Pieve S.Stefano
***********************
-
- I molteplici volti della Resistenza delle donne: partire dalle storie per comprendere il passato e leggere il presente
di Lidia Gualtiero
Presentazione: Secondo alcune stime le donne che hanno partecipato alla Resistenza sono state settantamila, ma probabilmente sono molte di più. Tuttavia il loro ricordo è entrato solo recentemente nella storia ufficiale della Resistenza italiana.
Molti nomi di donne “resistenti” sono oggi noti grazie al lavoro portato avanti da storici e storiche di matrice femminista, ma molti altri sono ancora sconosciuti o sono significativi solo per un gruppo limitato di persone, appartenenti a contesti prettamente accademici o politici. Con questo lavoro si intende dare spazio a tutte le voci e ai molteplici volti di una storia straordinaria, ma spesso oscurata e in gran parte taciuta. Non si tratterà di una storia di genere, ma a partire dai racconti delle partigiane verranno indagate problematiche che continuano a rivestire una grande attualità nel nostro paese e non solo: qual è il ruolo delle donne, come affermare la propria identità in una società patriarcale, qual è l’intreccio tra libertà politiche, di classe e di genere, qual è il rapporto tra resistenza civile e armata, tra la scelta o la necessità di combattere e il desiderio di pace.
A chi è rivolto: 5^ classe scuola secondaria di II grado; 3^ classe scuola secondaria di I grado
Programma incontri
Un incontro della durata di 2h; tipologia: lezione frontale partecipata con utilizzo di fonti diverse Eventuale secondo incontro di 2h da concordare con i/le docenti anche in base alle eventuali curiosità emerse; tipologia: lezione frontale partecipata con utilizzo di fonti diverse
Attività didattica anche per il Calendario civile: 25 aprile
***********************
-
- Partigiane. Storie di donne nella Resistenza
di Francesca Panozzo
Presentazione: Dopo la resa pubblica dell’armistizio del settembre 1943 e la costituzione della Repubblica di Salò, i giovani sono posti davanti a scelte nette: arruolarsi nell’esercito della RSI, nascondersi o raggiungere le brigate partigiane in montagna. Le ragazze, invece, sono libere da obblighi di leva e se scelgono di dire “no”, lo fanno volontariamente, in modo libero. Il loro impegno è su più piani: si mobilitano per aiutare militari in fuga, ebrei o soldati anglo-americani; trasportano messaggi, cibo o armi; combattono.
Dopo una introduzione e contestualizzazione storica, verranno presentate una serie di storie individuali con lo scopo di rendere questa parte di storia meno estranea ai ragazzi e alle ragazze, di definire meglio e arricchire il quadro generale.
A chi è rivolto: tutte le classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
2° incontro: durata: 2 h; tipologia: laboratorio sulle testimonianze
3°incontro: durata: 2 h; tipologia: uscita didattica nella Rimini in guerra
Attività didattica anche per il Calendario civile (25 aprile) e curriculum di educazione civica e cittadinanza (art. 3 e 4 L92/2019)
***********************
-
- Le donne nella Resistenza tra Italia e Francia: uno sguardo europeo
di Sabina Corsaro
Presentazione: nel corso della Seconda Guerra mondiale la mobilitazione delle donne nella Résistance e nelle formazioni militari femminili create dalla Francia libera (così come in altri paesi) ha segnato lo scardinamento di quei luoghi comuni che appartenevano all’identità maschile: la difesa nazionale, l’armata, la manipolazione delle armi. Il ruolo giocato da queste donne nella liberazione del territorio e nella lotta contro l’occupante è rimasto tuttavia limitato nell’immaginario collettivo, a causa dell’oblio loro riservato dalla storiografia tradizionale.
Il tema delle seguenti lezioni/incontri è pertanto rappresentato dall’itinerario che ripercorre ruoli e
azioni delle «grandes oubliées» della storia, per delineare un ritratto fedele di un momento storico
frammentato.
Il tema presentato si articola in una delle seguenti lezioni, a scelta, con lo specifico approfondimento:
- a) La Resistenza francese: les femmes et la presse clandestine.
Un ruolo importante nella Francia degli anni ‘40 lo ebbero le tipografie sovversive che pubblicavano riviste clandestine, opuscoli, copie di giornali universitari e altri fogli vari che inneggiavano la Resistenza contro gli invasori. Le difficoltà erano innumerevoli, le pubblicazioni erano in francese, tedesco, italiano, yiddish o spagnolo. Uscire dall’isolamento, diffondere su vasta scala e regolarmente, costituiva una vera e propria azione politica contro la collaborazione. Molte donne che entrarono a far parte della Résistance ebbero un ruolo nella diffusione della stampa clandestina: alcune furono autrici di articoli di giornale; la maggior parte, invece, si occupò della ricopiatura di pagine o volantini e della loro distribuzione.
Fonti: documenti in lingua francese presenti negli archivi europei; proposta per un’attività
(didattica-laboratoriale).
- b) L’oblio delle donne resistenti: un problema storiografico.
Vittime di una cancellazione destinata ad assegnare ai soli attori maschili la sfera della lotta,
la figura della combattente non supera la prova del Dopoguerra. La debole richiesta femminile di riconoscimento lascia campo libero alla costruzione d’una visione maschile e bellica del combattente resistente che dominerà fino a metà degli anni ‘70, in un periodo marcato da una profonda disgregazione dell’identità della Résistance. Proposta di un’attività sulle fonti orali in lingua francese: oggi le fonti orali tendono sempre più a scomparire; esse richiedono uno sforzo metodologico particolare, una riflessione sull’interazione tra testimone e storico/a e sullo spazio-tempo durante il quale lo scambio ha luogo. Questo rappresenta solo uno degli aspetti ostici della questione della trasmissione della memoria delle donne resistenti nella storiografia.
c)Volti e storie di donne italiane nella Francia resistente.
Nella Resistenza francese diverse donne furono di origine italiana (spesso emigrate con la propria famiglia per ragioni politiche). La storia di alcune di loro fa emergere il senso di devozione, presente in tutte le resistenti, per una causa sentita come fondamentale al punto da sacrificare la propria libertà, nonché la propria vita. Tra queste storie qualcuna è inedita ed indicativa al fine di conoscere stili di vita, abitudini, compiti e appartenenza sociale delle donne resistenti.
Fonti: documenti in lingua francese riguardanti le singole resistenti; proposta per un’attività
didattica su questi.
A chi è rivolto: classi 5^ scuole superiori II grado; associazioni, Libera Università, Università per la terza età ecc.
Attività didattica anche per il Calendario civile: 25 aprile (Festa della Liberazione)
Attività convertibile per una fruizione a distanza
***********************
-
- L’infanzia nascosta. Bambini e adolescenti nella Seconda guerra mondiale
di Elisa Gardini
Presentazione: Uno sguardo sulla vita di bambini e adolescenti durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Verranno affrontate in un’ottica laboratoriale storie emblematiche quali quelle di Anna Frank, dei ragazzi di Villa Emma e di Izieu.
A chi è rivolto: 3^ classe secondaria di I grado, triennio scuola secondaria di II grado.
Programma incontri
1° incontro: 2h; lezione frontale con visione di alcuni video
2° incontro: 2h30; incontro laboratoriale con analisi di testi e immagini
3° incontro: possibile uscita a Villa Emma
Attività didattica anche per il Calendario civile: 20 novembre (giornata universale del bambino), 27 gennaio (Giorno della Memoria)
Parole chiave di Cittadinanza: diritti, infanzia, istruzione
***********************
-
- Guerra e cibo
di Ilaria Prosperi
Presentazione: Durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, lo Stato intervenne in maniera significativa in più campi, tra cui quello economico regolarizzando anche la produzione e la distribuzione delle risorse alimentari per civili e militari. Il progetto intende ricostruire parte delle vicende legate alle due guerre proprio a partire dalla questione legata al cibo. L’alimentazione non può, infatti, essere in alcun modo ricondotta ad una semplice questione di ricette o menù, ma va considerata come qualcosa di più complesso che investe la storia di un popolo e delle sue radici.
A chi è rivolto: 3^ classe scuola secondaria di I grado; 5^ classe scuola secondaria di II grado
Programma incontri
1° incontro: durata: 2h; tipologia: lezione frontale-partecipata; argomento: introduzione storica sul periodo storico scelto e sui principali concetti della Storia dell’Alimentazione
2° incontro: durata: 2h; tipologia: laboratorio sulle fonti
3°incontro: durata: 2h: laboratorio e lezione partecipata sulle fonti, restituzione e discussione
***********************
-
- Autarchia fascista: cibo e regime
di Ilaria Prosperi
Presentazione: Il fascismo dedicò al regime alimentare una grande attenzione con lo scopo di forgiare un uomo nuovo, tutto italiano, non “contaminato” da elementi stranieri. Questo progetto intende approfondire l’autarchia alimentare e si suddivide principalmente in due parti. La prima parte, di carattere più generale, sarà dedicata al tema del cibo inteso come elemento culturale. La seconda parte, invece, indagherà, nello specifico, il rapporto cibo-regime.
A chi è rivolto: 3^ classe scuola secondaria di I grado; 5^ classe scuola secondaria di II grado
Programma incontri 1° incontro: durata: 2h; tipologia: lezione frontale-partecipata; argomento: introduzione storica sul periodo storico scelto e sui principali concetti della Storia dell’Alimentazione.
2° incontro: durata: 2h; tipologia: lavoro sulle fonti.
3°incontro: durata: 2h: lavoro sulle fonti, restituzione e discussione.
***********************
-
- Rimini Libera. 21 settembre 1944. La nostra Resistenza! Gioco storico da tavolo collaborativo sulla Liberazione di Rimini dall’occupazione nazifascista
In aggiornamento
***********************
-
- Fragheto 7 Aprile 1944: partire dalla storia locale per riflettere sui valori della Costituzione ed educare alla pace
di Lidia Gualtiero
Presentazione: Fragheto di Casteldelci è un luogo emblematico del nostro territorio situato nell’Appennino marchigiano-romagnolo: in questo piccolo borgo, nell’aprile del 1944, si è verificata una strage nazifascista che può essere considerata un esempio di fatti analoghi verificatisi in paesi e città dell’Italia occupata. Il percorso prevede la ricostruzione dell’evento ma si porrà anche su un piano più generale; potrà quindi essere un sostegno concreto per la formazione di una conoscenza che riguardi l’Italia intera e per un’azione di educazione civile.
A chi è rivolto: 3^ classe scuola secondaria di Igrado
L’attività, prevalentemente laboratoriale, potrà essere strutturata in modo diverso a seconda delle esigenze della scuola e prevede un’uscita alla Casa Museo di Casteldelci, dotato recentemente di un nuovo allestimento che segue una impostazione didattica innovativa ispirata alla multimedialità e si avvale di una strumentazione audiovisiva moderna.
Programma incontri
1° incontro: durata:1h; introduzione storica con utilizzo di materiale audiovisivo
2° incontro: uscita di un’intera giornata a Casteldelci, con visita mattutina al Museo e laboratorio in loco sulle fonti nel pomeriggio. Possibilità alternativa 2° incontro: uscita a Casteldelci nell’arco della mattinata per la visita al Museo
3°incontro (a scuola): 2h; laboratorio sulle fonti a partire dalle suggestioni ricavate durante l’uscita
Per effettuare il lavoro di ricerca in classe e dare agli allievi gli strumenti per ricostruire le vicende di Fragheto a contatto con le fonti, è inoltre possibile adottare il quaderno didattico “Dentro la storia che il luogo ricorda – Fragheto, 7 aprile 1944” (di Donatella Giulietti e Lidia Gualtiero) strutturato secondo un percorso rigoroso e sequenziale. Il quaderno è reperibile presso l’Istituto Storico.
***********************
-
- La Costituzione non è una macchina… Che cos’è e com’è nata la Costituzione italiana
di Francesca Panozzo
Presentazione: Il 1° gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione italiana: una costituzione votata e non concessa, una costituzione rigida e difficilmente modificabile, una costituzione che ha saputo fare tesoro degli errori del passato e della storia del Paese, una costituzione che racconta l’Italia e la caratterizza.
Il percorso analizzerà il contesto storico della nascita della Costituzione e il lungo processo per arrivare alla sua stesura e all’entrata in vigore.
A chi è rivolto: tutte le classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione frontale-partecipata
2° incontro: durata: 2 h; tipologia: laboratorio sugli articoli della costituzione
3°incontro: durata: 2 h (viaggio escluso); tipologia: uscita didattica al Museo Cervi o all’ex campo di concentramento di Fossoli
Attività didattica anche per il Calendario civile (25 aprile) e curriculum di educazione civica e cittadinanza (art. 3 e 4 L92/2019)
***********************
-
- La diffusione dell’hate speech in rete. Mappare, educare, normare perché “La Costituzione non odia”
di Maria Rosaria Di Dedda
Presentazione: La diffusione di Internet e della Rete quali sfide pone nell’esercizio di alcune libertà fondamentali, tra cui quella di espressione? È possibile avere un giusto bilanciamento tra la libertà di espressione e le altre libertà di rilevanza costituzionale (es. diritto alla dignità umana)?
L’odio è sempre esistito così come i discorsi d’odio, oggi, però, tramite i social media tali esternazioni possono rimanere anonime, circolare con estrema rapidità, persistere nel tempo, diffondersi su larghissima scala e raggiungere un enorme numero di utenti, con effetti a cascata molto insidiosi e pericolosi (cybercascades).
Il tema di questa lezione/incontro è la diffusione dell’hate speech online, che va visto non solo in relazione alla questione dei limiti della libertà di espressione e di manifestazione del pensiero ma anche come forma di discriminazione.
La Costituzione, che è nata proprio con l’intento di reagire ad un drammatico passato di violenza e di discriminazione, come dimostra l’attenzione prestata dai Padri Costituenti all’elaborazione degli artt. 2 e 3 Cost., non può in alcun modo legittimare l’odio.
A chi è rivolto: al triennio delle scuole secondarie di II grado; ad associazioni culturali, ecc.
Durata: 2 ore massimo
Attività didattica anche per curriculum di Educazione alla Cittadinanza e Costituzione (art. 3 L92/2019 e Agenda 2030)
***********************
-
- Storia e Storie di mafia
di Sabina Corsaro
Presentazione: “La mafia è l’organizzazione più agile, duttile e pragmatica che si possa immaginare rispetto alle istituzioni e alla società nel suo insieme”. Giovanni Falcone con queste parole evidenziava il carattere camaleontico di Cosa Nostra, la sua capacità di sapersi adattare ai cambiamenti della società, assumendo sempre volti nuovi (quello del gioco d’azzardo, della prostituzione, della droga, dell’illecito nello sport, dello sfruttamento nel lavoro). Conoscere il processo storico attraverso il quale la mafia si è radicata nelle diverse realtà territoriali risulta fondamentale per comprendere le dinamiche attraverso cui la criminalità opera nella società e per prendere consapevolezza dell’intreccio inevitabile di storia e di vita che esse tessono.
A chi è rivolto: alunni di 3^ media e di scuole superiori II grado
Programma incontri
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione partecipata e proposta laboratoriale (caviardage, video,
dossier, elaborati digitali);
2°incontro: processo simulato c/o Tribunale di Rimini;
3° incontro: (facoltativo) dialogo con gli esperti (Libera, Giornalisti, Avvocati ecc.).
Attività didattica anche per il Calendario civile: 21 marzo (Giorno della memoria e dell’impegno
in ricordo delle vittime innocenti delle mafie), 23 maggio (Giornata della Legalità, in ricordo della
strage di Capaci)
Parole chiave di Cittadinanza:
lotta, antimafia, legalità
Tutte le attività sono convertibili per una fruizione a distanza
***********************
-
- Ecomafie: i delitti contro l’ambiente
di Sabina Corsaro
Presentazione: la panoramica delle attività illegali delle organizzazioni criminali di stampo mafioso che provocano danni all’ambiente è molto ampia e complessa. Da tempo ambiti come quello dello smaltimento dei rifiuti o della filiera dietro gli alimenti che arrivano nelle nostre tavole sono terreni proficui per la criminalità; marcare i tratti peculiari di questo meccanismo corrotto e conoscerne le azioni di contrasto, fa sì che possa attuarsi la diffusione di una cultura della legalità tra i giovani. Tale percorso si svolgerà attraverso l’utilizzo di vari strumenti didattici: brani antologici, fonti di tipo giornalistico, testimonianze, memorie scritte e video-registrate di personaggi che sono stati ( e/o sono ancora) parte attiva nell’azione di lotta all’illegalità.
A chi è rivolto: alunni di 3^ media e di scuole superiori II grado
Programma incontri:
1° incontro: durata: 2 h; tipologia: lezione partecipata e proposta laboratoriale (caviardage, video,
dossier, elaborati digitali);
2°incontro: processo simulato c/o Tribunale di Rimini;
3° incontro: (facoltativo) dialogo con gli esperti (Libera, Giornalisti, Legambiente ecc.).
Attività didattica anche per il Calendario civile: 21 marzo (Giorno della memoria e dell’impegno
in ricordo delle vittime innocenti delle mafie), 23 maggio (Giornata della Legalità, in ricordo della
strage di Capaci)
Parole chiave di Cittadinanza: lotta, antimafia, legalità
Tutte le attività sono convertibili per una fruizione a distanza
***********************
-
- Gli Anni Sessanta: un percorso tra storia e memoria
di Maria Rosaria Di Dedda
Presentazione: Il progetto intende proporre una ricostruzione della storia internazionale (Guerra Fredda e primi tentativi di coesistenza pacifica) e nazionale (miracolo economico e governi di centro-sinistra) degli Anni Sessanta, passando per avvenimenti fondamentali come il Concilio Vaticano II, il biennio 1968-1969, ecc. Sono anni di cambiamento, di trasgressione, di voglia di libertà, uguaglianza e giustizia sociale, da un lato, ma anche di conflitti, di lotta e di terrorismo, dall’altro.
A chi è rivolto: 3^classe scuola secondaria di I grado; 4^-5^ classe scuola secondaria di II grado
Programma incontri
1° incontro: durata: 2-3h; tipologia: lezione frontale-partecipata; argomento: introduzione storica sugli anni Sessanta e focus sul biennio 1968-1969
2° incontro: durata: 2h; tipologia: attività laboratoriale con fonti giornalistiche e audiovisive
Attività didattica anche per il Calendario civile: 12 dicembre (Strage di Piazza Fontana); 9 maggio (Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo)
***********************
-
- Storia sociale di Rita Pavone. Biografia del Paese che siamo stati e che siamo diventati
di Alberto Gagliardo
Presentazione: Si può raccontare la storia d’Italia dal 1945 a oggi ripercorrendo le tappe della biografia umana e artistica di Rita Pavone: ne emerge un quadro capace di mostrare molto di più di quanto sta dentro una sola vita e in grado di mostrare le trasformazioni della società italiana. Dalla guerra alla ricostruzione; dalla trasformazione dei costumi e dei consumi al ripiegamento nostalgico; il ruolo dei giovani, dei media, delle migrazioni: insomma l’Italia com’era e com’è.
A chi è rivolto: 3 media; 5 superiore
1° incontro: durata:1h; tipologia: lezione frontale con slides;
2° incontro: durata: 1h; tipologia: lettura di fonti audiovisive.
3°incontro: ///
***********************
-
- Il ’68 prima del ’68: l’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966
di Alberto Gagliardo
Presentazione: Il ’68 significò l’irrompere sulla scena della politica e della società della nuova soggettività giovanile. Ma quell’esplosione fu anticipata da alcuni segnali: gli “angeli del fango” furono uno di questi, che disse al paese che i giovani erano pronti per un nuovo protagonismo.
Durata: 1 incontro di 2 ore
A chi è rivolto: 3 media; 5 superiore
Attività con utilizzo di: slides (pc, videoproiettore)
***********************
-
- Memoria, giustizia, verità: la strage di Ustica
di Maria Rosaria Di Dedda
Presentazione: Il progetto propone una panoramica sullo stragismo in Italia e un approfondimento su quello che accadde nel cielo di Ustica il 27 giugno 1980. In questo nostro paese senza memoria la storia del DC9 della compagnia Itavia è un esempio e un simbolo di come la verità e la giustizia possano smarrire la strada… Grazie anche alla testimonianza di Daria Bonfietti, Presidente dell’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, cercheremo di ricostruire questa drammatica vicenda.
A chi è rivolto: triennio delle scuole superiori di II grado.
Programma incontri
1° incontro: durata: 2-3h; tipologia: lezione frontale-partecipata; argomento: introduzione storica dedicata allo stragismo e focus sulla strage di Ustica
2° incontro: durata: 2h; tipologia: attività laboratoriale con fonti giornalistiche e audiovisive
3° incontro: uscita didattica al Museo per la Memoria di Ustica (via di Saliceto 3/22 Bologna)
Attività didattica anche per il Calendario civile: 9 maggio (Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo)
***********************
-
- Strategie della tensione. Trasformazioni nell’uso della violenza nella lunga transizione italiana: il caso della Uno bianca in Romagna
di Alberto Gagliardo
Presentazione: Gli ultimi anni ’80 e i primi ’90 del Novecento videro l’esaurirsi della violenza politica che aveva segnato la storia nazionale dopo Piazza Fontana e l’inizio di una nuova stagione di stragi mafiose. Tale mutamento di attori e prospettive coincise a livello globale con il crollo degli assetti geopolitici del secondo dopoguerra e con la scomparsa delle forze politiche tradizionali e l’affermazione di nuovi soggetti politici. In questo quadro la vicenda criminale della Uno bianca, che colpì molto duramente la Romagna, rappresenta un utile filo narrativo e un significativo modello di studio.
Durata: 1 incontro di 2 ore
A chi è rivolto: 3 media; 5 superiore
Attività con utilizzo di: slides (pc, videoproiettore)
Attività didattica anche per il Calendario civile: 9 maggio
***********************
-
- La notte della Repubblica. In ricordo di Sergio Zavoli. Lo stragismo e una possibile riconciliazione
di Roberta Piovaccari
Presentazione In ricordo di Sergio Zavoli nell’anniversario della sua nascita. Cittadino di Rimini, uomo delle istituzioni, ha saputo analizzare con lucidità un periodo difficile della nostra epoca, intervistando i principali protagonisti degli anni di piombo. S’intende fare una carrellata sul periodo dello stragismo in riferimento alla situazione politica, sociale, culturale e storica degli anni ’69-’84. L’attenzione sarà rivolta verso lo stragismo “nero” e “rosso”e per tutte le forme di “eversione” di quegli anni. Si parlerà di vittime ma anche di carnefici ed il tentativo di riconciliazione fatto da entrambe le parti. Un periodo oscuro della nostra Repubblica che potrebbe ripetersi ogni volta che la società è in fermento e senza certezze.
A chi è rivolto: Classi delle scuole secondarie di secondo grado
1° incontro: durata: 2h ; tipologia: lezione frontale- partecipata con uso di Power Point, video d’epoca, immagini ; argomento: presentazione di Sergio Zavoli, del suo programma e analisi del periodo trattato ;
2° incontro: durata: 2h ; tipologia: lezione frontale- partecipata con uso di Power Point, video d’epoca, immagini argomento: analisi degli attentati più significativi, vittime e carnefici a confronto ;
3°incontro: attività di restituzione: “Adotta una storia”, già assegnata come lavoro a casa. Confronto con testi alla mano e dibattito se sia possibile una riconciliazione e il perdono
Attività didattica anche per il Calendario civile: 9 Maggio , in ricordo delle vittime del terrorismo;
***********************
-
- Strada che vai, storia che scopri. La storia attraverso la toponomastica
di Francesca Panozzo
Presentazione: Toponomastica è il termine con cui si indica il complesso dei nomi delle strade, delle piazze, dei parchi di una città. Attraverso la toponomastica la città si racconta, mette in mostra la sua storia, il suo carattere, la sua evoluzione.
Rimini, ad esempio, ha 1.808 denominazioni, di queste 850 sono dedicate a categorie quali la geografia, la scienza o la natura; 6 a ricorrenze particolari come la cacciata degli austriaci dalla città nel 1859; mentre 952 riportano il nome di uomini e donne, riminesi e non, che, a giudizio dei nostri concittadini, sono risultati meritevoli di essere ricordati.
A chi è rivolto: le classi III della scuola secondaria di I grado e per tutte le classi della scuola secondaria di II grado
Programma incontri
Due incontri da 1,5 ore + lavoro autonomo. È possibile organizzare un’uscita didattica sul territorio.
***********************
L’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Rimini si propone alle scuole di ogni ordine e grado come partner per l’organizzazione e la realizzazione di progetti didattici che comprendano uscite e viaggi nei luoghi della storia del Novecento.
La nostra idea di viaggio comincia prima di recarci fisicamente nel luogo prescelto e non termina una volta rientrati, ma prevede uno o più incontri di preparazione e contestualizzazione; la presenza di uno storico durante il viaggio vero e proprio che avrà il compito di presentare a ragazzi e docenti i luoghi che verranno poi visitati con l’ausilio di una guida; e uno o più incontri di restituzione dell’esperienza fatta.
Inoltre, in quanto membro della Rete regionale degli Istituti Storici, l’ISREC-RN è referente dell’Assemblea Legislativa ER per i progetti dei Viaggi della Memoria e Viaggi su Identità e Storia Europea (Legge Regionale n.3/2016 e n.16/2008). In tale veste si occupa della promozione del bando con incontri di formazione e informazione su obbiettivi e contenuti del bando stesso, supporta le attività preparatorie, collaterali e conclusive del progetto; è a disposizione per la realizzazione di materiali a supporto del progetto stesso come pubblicazioni, video, immagini, siti web, pagine social.
Collabora con istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, enti locali ed enti del terzo settore inscritti al Runts per l’informazione, la formazione e la realizzazione di progetti educativi che rientrano nei bandi in questione, fornendo assistenza e consulenza nella preparazione delle domande e percorsi formativi ad hoc per la realizzazione dei progetti partecipanti.
Esempi di proposte di viaggio – uscite didattiche* #viaggiarechestoria
Andata e ritorno in giornata
Fossoli e Carpi
Fragheto e Casteldelci
Monte Sole e Marzabotto
Museo dell’Emigrante RSM
Museo Ebraico di Bologna
Museo Linea Gotica Orientale – Chiesa della Pace
Nonantola e Villa Emma
2 giorni 1 notte
Pitigliano
Torino
Trieste
3 giorni 2 notti
Monaco e Dachau
Linz e Mauthausen
Ventotene
4 giorni e 3 notti
Monaco, Dachau e Norimberga
5 giorni e 4 notti
Cracovia e Auschwitz
Berlino e Sachsenhausen/Ravensbruck
Praga e Terezin
*Le proposte di uscite didattiche e viaggi-studio sono formulate in collaborazione con Istoreco Reggio Emilia e si avvalgono della organizzazione di Culturelabs.
Per informazioni scrivere alla segreteria dell’ Istituto:
istitutostoricorimini@gmail.com
054124730
-
- Laboratorio su Didattica della storia e gioco
Presentazione: Il gioco, finanziato dal Comune di Rimini-Biblioteca Gambalunga, potrà essere dato gratuitamente alle scuole di primo e secondo grado che ne faranno richiesta, per organizzare laboratori per l’insegnamento della storia della seconda guerra mondiale.
L’Istituto storico e la Biblioteca Gambalunga attraverso la Commissione didattica dell’Istituto organizzeranno un corso/laboratorio sull’uso del gioco per la didattica della storia, con particolare riferimento all’impiego di “Rimini Libera”
A chi è rivolto:
Programma incontri
In aggiornamento
-
- INTERATTIVANDO: risorse per una didattica digitale
di Ilaria Prosperi
Presentazione: Il corso, rivolto ai docenti di ogni ordine e grado, si prefigge lo scopo di fornire alcune risorse utili per una didattica digitale integrata con cui creare lezioni, giochi e presentazioni interattive ideali sia per la didattica a distanza che per la didattica digitale integrata. Con questo laboratorio i docenti potranno imparare a creare presentazioni interattive a metà tra librogame e un ipertesto indipendentemente dalla materia insegnata e facendovi confluire anche più discipline contemporaneamente. I docenti saranno guidati, in particolare, all’uso e alla scoperta, di Genially e di tutte le sue estensioni e avranno modo di lavorare in gruppo su un progetto, con il comfort e l’immediatezza del cloud. Sarà, inoltre, loro possibile collaborare con altri mediante un link aggiornabile, per poi renderlo visibile agli altri, presentare e proiettare dal vivo il proprio lavoro, incorporalo in un sito Web o in un blog, inviare un link via e-mail, Whatsapp, Telegram, Line. scarica in formato pdf o jpg per stampare o in HTML per visualizzarlo offline.
A chi è rivolto: ai docenti di ogni ordine e grado
Programma incontri
3 incontri da 1h e mezza ciascuno con possibilità di integrazione
Già Alternanza Scuola-Lavoro, è stata così rinominata dall’art. 57, c. 18 della Legge di bilancio 2019.
L’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della Provincia di Rimini si propone come partner educativo delle scuole per sviluppare in sinergia esperienze coerenti alle attitudini e alle passioni di ogni ragazza e di ogni ragazzo, mettendo per questo a disposizione delle istituzioni scolastiche interessate la propria esperienza, le proprie competenze e conoscenze specifiche, le proprie risorse e i propri servizi.