Democrazia.  Dialoghi per il tempo presente

Teatro degli Atti

31 ottobre, 14 novembre

Alla democrazia e alla sua fragilità sono dedicate le due tavole rotonde organizzate domenica 31 ottobre e domenica 14 novembre (Teatro degli Atti), dalI’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea della provincia di Rimini, per festeggiare i cinquant’anni dalla sua nascita. Che la democrazia nel nostro Paese sia in crisi, lo sostengono molti studiosi; ma è davvero così? E quando è iniziato tutto questo?

Poiché la democrazia non è soltanto una costruzione giuridica, ma è soprattutto una costruzione sociale e politica, e di crisi del sistema democratico si parla anche in altri Paesi, è opportuno chiedersi se vi sia una specificità italiana, legata alla storia della nostra Repubblica.

Sono queste alcune delle domande all’origine del progetto che l’Istituto storico ha curato, sia in una prospettiva storica che in chiave attuale, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Rimini, dell’Assessorato alla cultura, della Biblioteca Gambalunga, e il sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Rimini, le cooperative Centofiori e 134, con la convinzione che la democrazia vada curata, alimentata e potenziata, proprio a partire dalla conoscenza di ciò che è avvenuto nel determinarne la crisi.

Domenica 31 ottobre (Teatro degli Atti, ore 16) gli storici Luciano Canfora,  Marcello Flores e la politologa Sofia Ventura si confronteranno sul tema Quale democrazia? I partiti italiani e la democrazia, a partire dalle origini della Repubblica italiana e della sua Carta costituzionale (1°gennaio 1948), mai in realtà del tutto attuata.

Se i sintomi della fragilità del sistema democratico sono identificabili nella disaffezione al voto e in generale alla vita politica, le sue principali manifestazioni possono essere individuate nel diffondersi di  movimenti e partiti uniti da istanze populiste, antipolitiche e antidemocratiche, nella contestazione delle élite, o addirittura nelle espressioni di odio verso le classi dirigenti. Ciò assume anche la forma del disconoscimento dei valori della conoscenza, delle competenze  professionali  e del sapere scientifico, di avversione per “ l’altro”.

Una democrazia fragile, sarà il tema su cui si confronteranno la storica Simona Colarizi, il filosofo Paolo Ercolani, il politologo Carlo Galli, domenica 14 novembre  al Teatro degli Atti, ore 17.

Le tavole rotonde saranno coordinate dallo storico Stefano Pivato.

Gli incontri hanno validità di corso di formazione per i docenti, che possono iscriversi sulla piattaforma SOFIA, “Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica. DEMOCRAZIA. DIALOGHI PER IL TEMPO PRESENTE” codice n. 65326.

Per informazioni  istitutostoricorimini@gmail.com  Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, richiesto Green  Pass.  Per prenotare: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-democrazia-dialoghi-per-il-tempo-presente-191206883937; istitutostoricorimini@gmail.com    tel. 054124730

Programma

domenica 31 ottobre, ore 16-18

Quale democrazia? I partiti italiani e la democrazia

intervengono: Luciano Canfora, Marcello Flores, Sofia Ventura

coordina: Stefano Pivato

 

domenica 14 novembre, ore 17-19

Una democrazia fragile

intervengono: Simona Colarizi, Paolo Ercolani, Carlo Galli

coordina: Stefano Pivato

Chi sono  

Luciano Canfora è professore emerito di Filologia classica presso l’Università di Bari e direttore, sin dalla fondazione, della rivista “Quaderni di storia”. Fa parte del Comitato scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana e di riviste e istituzioni accademiche italiane e straniere. Profondo conoscitore della cultura classica, nei suoi numerosi studi si è occupato di diverse questioni storiche e storiografiche della tradizione greca e latina, anche in relazione alla storia del Novecento. Tra le sue pubblicazioni si citano: La democrazia. Storia di un’ideologia (Laterza, 2004); Il papiro di Dongo (Adelphi, 2005); Tucidide tra Atene e Roma (Salerno 2005); Critica della retorica democratica (Laterza, 2007); 1956. L’anno spartiacque (Salerno, 2008); La storia falsa (Rizzoli, 2008); Gramsci in carcere e il fascismo (Salerno 2012); La democrazia di Pericle (Laterza, 2012); La crisi dell’utopia. Aristofane contro Platone (Laterza, 2014); Gli antichi ci riguardano (Il Mulino, 2014); Il presente come storia. Perché il passato ci chiarisce le idee (Bur, 2015); Tucidide. La menzogna, la colpa, l’esilio (Laterza,  2016); La schiavitù del capitale (Il mulino, 2017); La scopa di Don Abbondio. Il moto violento della storia (Laterza, 2018); Fermare l’odio (Laterza, 2019); La metamorfosi  (Laterza, 2021)

 

Simona Colarizi. Professore emerito di Storia Contemporanea all’Università di Roma «La Sapienza»,  dopo la laurea in Storia moderna, ha vinto una borsa di studio di tre anni del CNR che le ha consentito di partecipare alla ricerca di R. De Felice su Partito, Stato e Società civile nell’Italia Fascista. Ha insegnato Storia dei partiti e dei movimenti politici, è autrice di numerosi libri, tra cui: L’opinione degli italiani sotto il regime 1929-1943 (Marsilio, 1992); Biografia della prima Repubblica (Laterza, 1996); Storia del Novecento italiano (Bur, 2000); Storia politica della Repubblica. Partiti, movimenti e istituzioni 1943-2006 (Laterza, 2007); Il Corriere nell’età liberale (con L. Benadusi, Marsilio, 2011), La tela di Penelope. Storia della Seconda Repubblica (con M. Gervasoni, Laterza, 2012), Novecento d’Europa (Laterza, 2015)  Luigi Barzani. Una storia italiana (Marsilio, 2017); Un paese in movimento. L’Italia negli anni Sessanta e Settanta (Laterza, 2019)

 

Paolo Ercolani. Filosofo, insegna all’Università Carlo Bo di Urbino. Scrive per varie testate tra cui «la Lettura» del «Corriere della Sera», «il manifesto» e «Micromega». Cura il blog «L’urto del pensiero» e collabora con Rai Educational Filosofia. Ha pubblicato vari volumi, tra cui, L’ ultimo Dio. Internet, il mercato e la religione stanno costruendo una società post-umana (Dedalo, 2011); La storia infinita. Marx, il liberalismo e la maledizione di Nietzsche (La scuola di Pitagora, 2011); Manifesto per la Sinistra e l’umanesimo sociale (con Simone Oggioni, Mimesis, 2015); The West removed. Economics, democracy, freedom: a counter-history of our civilization (Mimesis international, 2016)  per Marsilio, Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio (2016); Figli di un io minore. Dalla società aperta alla società ottusa (2019); Domenico Losurdo tra filosofia, storia e politica (La scuola di Pitagora, 2021).

 

Marcello Flores ha insegnato Storia contemporanea e Storia comparata presso il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena, dove ha diretto anche il Master europeo in Human Rights and Genocide Studies. Ha compiuto soggiorni di studio e periodi d’insegnamento a Berkeley, Cambridge, Parigi e Mosca. Ha fatto parte del comitato scientifico e del comitato editoriale di Storia della Shoah. La crisi dell’Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo, di cui sono usciti sei volumi per UTET. Sempre per UTET ha curato l’opera in sei volumi Diritti umani. I diritti e la dignità della persona nell’epoca della globalizzazione (2007). Il suo Il genocidio degli armeni (2006), ripubblicato nel 2017 dalla casa editrice il Mulino, è a oggi uno degli studi più esaustivi e documentati su una pagina oscura della storia del Novecento. Tra le sue ultime pubblicazioni si cita: Storia della Resistenza (con M. Franzinelli, Laterza, 2019); Cattiva memoria. Perché è difficile fare i conti con la storia (2020), in cui si analizza il ruolo della memoria storica nella vita pubblica e il rischio che la sua ridondanza favorisca una lettura strumentale del passato; Il genocidio e Il mondo contemporaneo 1945-2020, usciti entrambi per Il Mulino nel 2021. Il vento della rivoluzione. La nascita del Partito comunista italiano (Laterza, 2021)

 

Carlo Galli è professore di Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Bologna. Dal 2009 è presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. Ha ideato e dirige numerose collane scientifiche presso editori come il Mulino e Laterza. Dirige la rivista “Filosofia politica” ed è editorialista del quotidiano “la Repubblica”. Nei suoi studi ha analizzato le categorie politiche moderne (tra cui Stato, sovranità, rappresentanza, guerra) nella loro trasformazione storico-concettuale. Tra i suoi volumi: Spazi politici (Il Mulino, 2001); La guerra globale (Laterza,  2002);  L’umanità multiculturale (Il Mulino, 2008); Contingenza e necessità nella ragione politica moderna (Laterza, 2009); Perché ancora destra e sinistra? (Laterza, 2010); Il disagio della democrazia (Einaudi, 2011); I riluttanti. Le élites italiane di fronte alla responsabilità (Laterza, 2012); Sinistra. Per il lavoro, per la democrazia (Feltrinelli, 2013); Riforma costituzionale: le ragioni del No (Laterza, 2016); Democrazia senza popolo. Cronache dal Parlamento sulla crisi della politica italiana (Feltrinelli, 2017); per il Mulino: Marx eretico (2018); Sovranità (2019); Forme della critica. Saggi di filosofia politica (2020); Platone, la necessità della politica (2021).

 

Sofia Ventura insegna Scienza Politica all’Università di Bologna, dove tiene i corsi di Politica Comparata, Leadership e Comunicazione Politica. Dal 2011 svolge corsi a contratto presso la School of Government della LUISS Guido Carli di Roma, dal 2014 al 2016 ha tenuto un modulo di insegnamento sulla comunicazione politica in Italia presso l’Università Paris Est Creteil-Val de Marne. Fa parte del Comitato di Direzione di “La Rivista di Politica”, diretta da Alessandro Campi. Scrive come commentatrice politica per “QN – Quotidiano Nazionale”. Opinionista per “l’Espresso”, scrive sui magazine online Huffington Post e Linkiesta.

Tra le pubblicazioni più recenti: Renzi & co. Il racconto dell’era nuova (Rubbettino, 2015); Il racconto del capo. Berlusconi e Sarkozy  (Laterza, 2012); I leader e le loro storie. Narrazione, comunicazione politica e crisi della democrazia (Il Mulino, 2019); Lo studio della politica, l’individuo e la libertà. Scritti in onore di Angelo Panebianco (Il Mulino, 2019)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Rimini

Assessorato alla Cultura, Biblioteca Gambalunga  

con il contributo