L’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea della Provincia di Rimini rende omaggio a Mario Capelli, Luigi Nicolò e Adelio Pagliarani 

L’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea della Provincia di Rimini rende omaggio a Mario Capelli (23 anni), Luigi Nicolò (22 anni) e Adelio Pagliarani (19 anni), i tre giovani partigiani che nella Rimini occupata dai tedeschi, trovati in possesso di armi nell’ex caserma di via Ducale, il 14 agosto 1944 vennero arrestati e torturati. Processati da un tribunale tedesco, e riconosciuti colpevoli di “ammassamento clandestino di armi e munizioni a fine terroristico e di reati di sabotaggio e attentati contro cose e persone”, il 16 agosto vennero impiccati in Piazza Giulio Cesare (dal 9 ottobre di quell’anno intitolata Piazza Tre Martiri).

Guido Nozzoli, responsabile dell’organizzazione comunista clandestina della zona di Rimini, valente giornalista e scrittore, nel ricostruire le vicende della Resistenza riminese, che a causa dello sfollamento della popolazione ebbe un carattere meno guerrigliero che altrove, ed il cui “merito più alto” fu sul fronte della pace e della ricostruzione della città, con gratitudine commossa ricordò i tre giovani partigiani  con queste parole: 

“benché spietatamente torturati, non uno di loro si lasciò sfuggire di bocca neppure un mezzo nome. Infatti nessuno venne arrestato, e l’organizzazione restò intatta. 

Come non pensare che questi anni della nostra vita vissuta dopo di loro sono anche un loro dono?

Anche a loro dobbiamo dunque la conquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese. 

 

Foto: Courtesy Biblioteca Gambalunga

Foto: Courtesy Biblioteca Gambalunga
Foto: Courtesy Biblioteca Gambalunga