“Se alzi un muro, pensa a cosa lasci fuori”. Così scriveva Italo Calvino in Il Barone rampante nel lontano 1957. Questa frase dovrebbe indurci ad una seria riflessione, oggi più che mai. Il mondo in cui viviamo è pieno di muri: quelli vecchi affiancano i nuovi. Alcuni sono stati costruiti e vengono costruiti tuttora per delimitare un territorio, altri per difendere la propria identità, legittimati dalla paura del diverso. Ci sono poi muri di indifferenza, di pregiudizi, di ignoranza; ma che siano muri fisici o ideali, sempre di di barriere si tratta. La funzione principale del muro è quella di dividere e la storia del ‘900 ha visto sorgere barricate e recinzioni in ogni parte del mondo: il muro di Berlino, la linea di demarcazione militare coreana, la barriera tra Israele e Palestina, quella tra Messico e Stati Uniti sono solo alcuni degli esempi che si possono fare. Viviamo in un mondo di muri: oggi se ne contano una settantina, passando dall’Ungheria al Messico. Una spinta ulteriore alla costruzione di muri è venuta nella nostra epoca dall’“esigenza” di blindarsi per arginare terroristi e migranti. Cemento e filo spinato hanno finito, così, per circondare le frontiere anche dei paesi democratici, divenendo strumento politico funzionale alle paure degli elettori.

Occorre dunque fermarsi a riflettere sul presente e opporre alle parole “chiusura ed esclusione”, quelle di “apertura e inclusione”. È giunto il momento di abbattere i muri e gettare ponti, ponti verso il prossimo e dunque verso un futuro aperto, tollerante e inclusivo.

Ponti che colleghino il nostro presente col nostro passato, per ricordarci che non possiamo dimenticare.

Il corso inizierà giovedì 31 gennaio 2019 e si articolerà su tre giornate con una durata di 12 ore in presenza e 4 di lavoro autonomo. Le iscrizioni devono essere effettuate sulla piattaforma ministeriale SOFIA e comunicate al nostro Istituto.

Quota di iscrizione: 30 euro pagabili con carta del docente.

Posti a disposizione: 50.

 

Programma:

Giovedì 31 gennaio, ore 15.00-19.00, Cineteca Comunale di Rimini

Patrizia Di Luca, La Conferenza di Evian. Il male dell’indifferenza. Historia magistra vitae?

Nando Tagliacozzo, Memorie individuali e Storia. Elementi per una riflessione.

Coordina Francesca Panozzo

 

 

Mercoledì 13 febbraio 2019,  ore 16.30 – 19.00, Cineteca Comunale di Rimini

Alessandro Cattunar, Storia di una linea bianca. Il racconto del confine conteso nella stampa e nelle memorie

L’incontro si focalizzerà sul periodo 1945-1947 raccontando il periodo decisivo in cui venne definito il nuovo confine tra Italia e Jugoslavia. Un  periodo di manifestazioni popolari e scontri di piazza, un periodo di grande militanza politica e nazionale che ha chiari riscontri nella stampa dell’epoca e nelle memorie delle persone.

 

 

Giovedì 21 febbraio, ore 15.30-18.30, Museo di Rimini – Sala del Giudizio

Delilah Gutman e Raphael Negri: Italya – Isola della rugiada divina (lezione/concerto)

Incontro aperto al pubblico.

 

 

 

Lunedì 11 marzo, ore 15.00-17.30, Cineteca comunale di Rimini

Flaviano Bianchini: Migrantes. Storie e storia sul confine tra Messico e Stati Uniti.

Può un muro arrestare il cammino di chi, ogni giorno, tenta di raggiungere un sogno?

Coordina Ilaria Prosperi.