È online il portale risultato della ricerca “Le origini del fascismo in Emilia Romagna 1919-1922”
A un secolo dalla marcia su Roma, ovvero della cosiddetta conquista fascista del potere, spesso descritta come una goliardica passeggiata di squadristi in camicia nera, analogamente alla diffusione dello stereotipo del regime dal volto bonario, la Rete degli Istituti storici dell’Emilia-Romagna ha dato alle stampe i risultati di una ricerca edita da Pendragon con il titolo “Le origini del fascismo in Emilia-Romagna,1919-1922, che mostra, grazie all’accurato lavoro di analisi delle fonti, il ruolo fondamentale della violenza fascista.
Attraverso la lunga sequela di aggressioni – selvagge bastonature, incendi e devastazioni, minacce e uccisioni-, lo squadrismo non solo disarticolò l’organizzazione del socialismo padano, ma s’impose sulle impotenti, o conniventi, istituzioni dello Stato. Con l’uso della violenza, lo squadrismo ridisegnò anche la geografia politica della regione, cancellando i risultati elettorali e imponendo le dimissioni delle giunte comunali.