Salviamo le storie e la storia
ESODO. DAL CONFINE ORIENTALE A RIMINI
L’Istituto storico di Rimini e la Biblioteca civica Gambalunga rilanciano
Il bando
per raccogliere fonti e testimonianze sulla storia dei profughi istriani, dalmati e fiumani
L’Istituto storico di Rimini e la Biblioteca civica Gambalunga rilanciano il bando per raccogliere
fonti e testimonianze sulla storia dei profughi istriani, dalmati e fiumani che fra il 1943 e il 1955
sono giunti a Rimini, avendo dovuto abbandonare le loro terre. Una storia dolorosa, come lo sono
tutte le vicende legate alla violenza delle guerre e all’abbandono forzato dei paesi in cui si vive,
che si vuole indagare e studiare con gli strumenti della storia.
Le terre dell’Alto Adriatico nel Novecento sono state martoriate da nazionalismi feroci ed
esasperati che hanno cercato di schiacciarsi a vicenda. Si sono radicalizzati con l’attribuzione
all’Italia, dopo la prima guerra mondiale di territori che comprendevano largamente croati e
sloveni; con l’affermarsi del fascismo e la sua politica volta a distruggere l’identità nazionale di
quelle popolazioni, con la conseguente identificazione degli italiani con il fascismo; con
l’occupazione italiana e tedesca della Jugoslavia; infine, dalla parte opposta l’inserirsi della politica
del partito comunista volta ad annettere anche terre a prevalente popolazione italiana; le uccisioni
di massa e l’esodo coatto di un popolo.
L’Italia distrutta del dopoguerra si è dimostrata del tutto impreparata ad accogliere i profughi
provenienti dall’Istria, Fiume e Dalmazia. Così è stato anche per Rimini, città quasi interamente
distrutta dalle bombe.
Il Bando, promosso con la collaborazione del Comune di Rimini – Attività Educazione alla Memoria,
dell’Unione degli Istriani – Libera Provincia dell'Istria in Esilio, del Comitato 10 febbraio,
dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ha l’obiettivo di documentare questa storia
rimasta sconosciuta, costituendo presso la Biblioteca civica Gambalunga un archivio a disposizioni
di studiosi e ricercatori.
Si invitano tutti coloro che possiedono, in originale o in copia, diari, appunti, lettere, fotografie e
memorie che testimoniano la propria esperienza o quella familiare, a spedirli o consegnarli
all’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea (Via Gambalunga, 27, 47921
Rimini), oppure chiederne il ritiro, contattando l’Istituto storico (istitutostoricorimini@gmail.com;
tel. 054124730), entro e non oltre il 1° settembre 2022.
La consegna potrà anche essere temporanea, ovvero limitata al tempo necessario a effettuarne
una copia a cura dell’Istituto storico e della Biblioteca Gambalunga.
Insieme ai materiali si dovrà allegare il Modulo di partecipazione, scaricabile dal sito dell’Istituto
storico (www.istitutostorico.it) o da quello della Biblioteca Gambalunga
(www.bibliotecagambalunga.it), per esprimere l’accettazione delle Norme previste dal vigente
Bando, e fornire i dati anagrafici richiesti.
I partecipanti riceveranno al momento della consegna o a ricevimento dei materiali, e comunque
entro e non oltre il 1° settembre 2022, una ricevuta di deposito.
Saranno accettate anche le testimonianze orali, che verranno raccolte su richiesta degli
interessati dai ricercatori incaricati dall’Istituto storico, entro e non oltre il 30 settembre 2022.
Per informazioni: istitutostoricorimini@gmail.com | tel. 054124730